mercoledì 8 febbraio 2017

Dread Sovereign - For Doom the Bell Tolls: old school a tavola

(Recensione di For Doom the Bell Tolls dei Dread Sovereign)


La bellezza della musica è che il suo potere oltrepassa certi aspetti e s'insinua completamente nella vita di chi sceglie di ascoltare un certo genere. Il cambiamento è drastico perché si abbraccia una serie di aspetti culturali che impongono una certa mentalità di fronte al mondo. Non sono gli unici cambiamenti, c'è anche quello fisico, quello che ascoltiamo è quello che dimostriamo agli altri. Deve bastare uno sguardo per capire a che "tribù" appartiene la persona che abbiamo di fronte.

I Dread Sovereign sono molto onesti all'ora di presentarsi. Dicono, senza mezze misure, che la loro intenzione non è reinventare nulla ma semplicemente quella di fare "del sano buon doom metal". A dimostrazione di tutto ciò oggi vi sottopongo alla vostra lettura, e al vostro ascolto, il loro secondo LP, il cui titolo è già tutto un programma: For Doom the Bell Tolls
Per chi segue più o meno assiduamente questo blog, saprà che in genere prediligo i lavori che permettono di vedere nuovi spiragli dentro alla musica. Saprà pure che le fotocopie mal fatte di generi del passato mi irritano un po', tanto che tendo a scartarli a priori senza neanche recensirli. Nel caso dei Dread Sovereign mi è successo qualcosa di particolare, ed è che, sebbene la band viva in un periodo musicale lontano da quello attuale, è riuscita a costruire un disco che mi ascolto con piacere apprezzando certi aspetti molto ben riusciti. Dunque riconosco che questo trio irlandese è riuscito a comporre un disco di grande originalità seppur mantenendosi in un'estetica musicale remota.

For Doom the Bell Tolls


For Doom the Bell Tolls è chiaramente un disco doom ma di quel doom portato avanti da band come Venom o Saint Vitus, cioè un doom che si basa soprattutto su un immaginario oscuro e non tanto su quel aspetto depressivo di lunghe ritmiche trascinate. Infatti questo è un disco che scivola in avanti senza alcun problema dando testimonianza di una bella varietà di canzoni. Anche questo è un aspetto fondamentale, perché una pecca di tanti gruppi di quel genere sta proprio nell'eccessiva similitudine tra tutti i brani. Nel caso dei Dread Sovereign questo non accade ed ogni canzone è diversa regalando anche dei momenti che fanno pensare al metal fine anni 70 e inizi anni 80.

La cosa divertente dell'evoluzione della musica è che quello che in passato poteva sembrare blasfemo, scandaloso e scorretto con gli anni diventa una specie di caricatura. Per quello For Doom the Bell Tolls è un disco che diverte più che scioccare. I Dread Sovereign si trovano molto comodi a recitare queste parti, che sembrano estrapolate da qualche vecchio film degli anni 80 dove i metallari rappresentavano l'oscuro, il proibito, la cattiveria. 

Dread Sovereign


Come detto in precedenza i brani che si trovano in questo lavoro hanno una grande varietà ed io ne ho selezionati due da approfondire per voi.  
Il primo è Twelve Bells Tolls in Salem. Forse uno dei brani più puramente doom di questo lavoro. E' anche la canzone più lunga del LP ed il lavoro di tastiera e delle campane riescono a dipingere lo scenario tetro e cupo nel quale si svolge tutto quanto. E' un brano di grande impatto che permette di capire l'intenzione della band.
Il secondo è The Spines of Saturn. Anche questo ha una durata notevole, quasi otto minuti, ma contrariamente al brano appena descritto, è meno "puro" anche se l'estetica musicale rimane quella del passato. E' un brano che avanza spedito e che si snoda senza difficoltà seppur ha una durata importante. Bellissimo il lavoro della base ritmica, basso e batteria, che riesce a portare questo treno sui binari giusti. Molto azzeccato il lavoro di effetti sulla voce che regala una dimensione psichedelica al brano.

For Doom the Bell Tolls è una specie di manifesto del passato musicale di uno dei generi che ha tracciato tutta una linea importante dentro del metal. Il suo intento è proprio quello, cioè riportare alla luce gli elementi che hanno caratterizzato il doom primordiale. E' un esercizio nostalgico ma, è qua sta la grazia, anche fresco, perché il lavoro dei Dread Sovereign è quello di approfondire quella strada senza mai pensare di percorrerne un'altra.

Voto 8/10
Dread Sovereign - For Doom the Bell Tolls
Ván Records
Uscita 03.03.2017

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