mercoledì 13 luglio 2016

Airbag - Disconnected: L'eredità raccolta

(Recensione di Disconnected degli Airbag)


L'eredità è un concetto interessante. Musicalmente possiamo associarla alla capacità di lasciare un'impronta così viva che diventa l'elemento essenziale di un gruppo. Qualcuno potrebbe parlare di copia, ma in molti casi è una reinterpretazione di un concetto unico.
L'eredità è diversa dall'influenza perché diventa l'elemento principale dentro alla musica di un gruppo. L'influenza, invece, è un'aggiunta che si mescola con tanti altri elementi.

Oggi ci occupiamo dei norvegesi Airbag e del loro quarto disco: Disconnected. Se abbiamo fatto delle premesse è perché qua siamo di fronte ad un esempio tangibile di eredità e non di influenza. Le sei tracce di questo nuovo lavoro potrebbero, perfettamente, essere state, nella loro totalità o in modo parziale, delle canzoni scritte dai Pink Floyd, dai Marillion o dal buon Steven Wilson, sia da solista che con i suoi Porcupine Tree. Credo che avendo nominato questi artisti sia molto semplice capire in che mare stiamo nuotando. Le acque sonore che ci circondano sono quelle di quel progressive rock elegantissimo, curato, impeccabile. Dunque acque calme ma bellissime. Acque che permettono di apprezzare un fondale ricco.





Il rischio, e ci rendiamo che quando si scrive musica si va, sempre, incontro ai dei rischi, è quello di non riuscire a scovare l'originalità. Insomma, in un primo ascolto disinteressato questo Disconnected potrebbe sembrare un bel lavoro di taglia e cucito dove le stoffe utilizzate sono quelle dei gruppi precedentemente nominati. Soprattutto perché certi elementi richiamano fortemente aspetti di quei gruppi. La voce è un incrocio interessante tra quelle di Steve Hogarth e di David Gilmour. Gli assoli di chitarra e le tastiere sono, invece, di marcata scuola pinkfloydiana. E' impossibile non farsi venire in mente questi mostri sacri mentre le canzoni scorrono. E' d'obbligo, dunque, chiamare in soccorso il concetto iniziale di questa recensione, cioè quello dell'eredità. Grazie ad essa tanti gruppi mostruosi sono nati e hanno contribuito alla crescita della musica. Senza i Pink Floyd sicuramente ci saremmo sognati i Porcupine Tree, i Dream Theater o gli Anathema. Per quello gli Airbag riescono a regalarci un disco coerente, bello, elegante e piacevolissimo. Un disco da mettere in repeat senza paura di stancarsi.

Andiamo, adesso, ad illustrare tutti gli altri elementi che vengono fuori ascoltando con cura questo Disconnected. La prima cosa che salta fuori è che come intenzione lirica e musicale è un disco che possiamo accostare perfettamente a quel capolavoro dei Porcupine Tree chiamato Fear of a Blank Planet. Ad adunare questi due lavori c'è la tematica che è quella della società attuale, degli obiettivi personali che ci impone e di quanto sia frustrante non raggiungerli. Non solo, entrambi i dischi hanno un tocco di solitudine, di malinconia, di consapevolezza di essere diversi. Questi due lavori sono dei dischi che porterebbero perfettamente a capire che tempi viviamo e che la vita social ci ha regalato un'orrore infinito: siamo pieni d'amici virtuali e, allo stesso tempo, vuoti da quelli reali.



Musicalmente abbiamo tracciato le linee principali di questo lavoro, ma è buono "condire" questo piatto segnalandovi quelle sfumature che vengono fuori. In certi punti questo Disconnected prende certe pieghe di post rock stile Sigur Rós, in altri ci ricorda l'aspetto progressivo dei grandi Archive, una delle principali band del trip hop, e per finire la title track del disco include una linea di batteria che sembra quasi un omaggio ai Tool e ai, già molto citati, Porcupine Tree.

Se vi volete avvicinare cautamente al disco vi consigliamo la terza traccia Slave, brano che da l'idea della solitudine e dell'intimità che regnano come mood di questo lavoro. L'altra canzone da sottolineare è proprio Disconnected che con i suoi tredici minuti snoda un brano degno dei Pink Floyd.




Gli Airbag sono riusciti a sfornare un disco ipnotico che cattura l'ascoltare. Sono riusciti a scrivere un disco allo stesso tempo attualissimo e senza tempo. Sono dei fedeli eredi dell'intelligenza del progressive rock, cioè quel genere che, con eleganza, racconta i paradossi dell'umanità. E' un bellissimo lavoro.

Voto 8,5/10
Airbag - Disconnected
Karisma Records
Uscita 10.06.2016

Sito Ufficiale Airbag
Pagina Facebook Airbag

Nessun commento:

Posta un commento